Ecco. Per esempio. Prendi quei detti comuni…la notte è fatta per dormire, il buongiorno si vede dal mattino, la miglior cura è il riposo….ammiro chi si ci ritrova. Io, a mezzanotte e trentacinque, mi ritrovo al mio scrittoio  a picchiettare col mascara sul telecomando, ad ascoltare  lo schermo della tv che è su radio Montecarlo night e a non avere sonno. Esattamente come quando avevo otto anni. Certe cose non cambiano mai, sono congenite, crescono con te, come il neo dietro la schiena, il desiderio di essere mai sempre qui, l’insonnia.
E l’incapacità totale che ho da quando avevo 4 anni di non sporcarmi col gelato a cioccolato!
Due ore fa. Vado alla gelateria, sola; prendo il solito cono, cioccolato e panna. “No che non mi sporco, che idiozia mi passa in mente, sono grande!” . Mi guardo circospetta attorno, mi sento come osservata. Che sciocca, mi dico. Lecco beatamente la panna e poi attacco il cioccolato, passeggiando verso casa. Arrivo al portone, entro in ascensore, mi guardo allo specchio distrattamente e con mio orrore noto una macchia di cioccolato al centro del top bianco!!! Non ci riesco. Non riesco a mangiare il cioccolato senza spiaccicarmelo addosso. E a stare a letto a mezzanotte e trenta.Che posso farci?. Sono una recidiva cronica.
Sogni d’oro o buona veglia, dalla mia stanza illuminata a giorno piena di stelle al soffitto.

ReciDiva Gì.

 

 

4 Responses to Mezzanotte e trenta.

  1. Sabato83 ha detto:

    Come vedi non sei la sola a scrivere qualcosa quasi all'una di notte…solo che io sto rientrando dal cinema 🙂 Per il gelato…beh, che dire…Giusella è sempre Giusella 😉

  2. Giusella De Maria ha detto:

    ahhahaah:D nel senso che non cambierò mai eh? 😉

  3. Sabato83 ha detto:

    ehm…si 😀

  4. Enzo ha detto:

    certe cose nn devono cambiare mai

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