InstagramCapture_efaf5901-176c-468f-8219-50ee0b606116_jpgDieci Buoni Motivi per NON leggere

IO NON SONO IPOCONDRIACA

di Giusella De Maria
(da Dieci Buoni Motivi per NON leggere

IO NON SONO IPOCONDRIACA

1. Tanto per cominciare, starei alla larga da questo libro se non fossi in grado di guardare il mondo attraverso il filtro demistificante e spietato dell’umorismo.

2. Secondo, se sei uno che ha un rapporto pacifico e di fiducia cieca con i medici e il sistema sanitario, sei avvisato: questo romanzo è un vessillo a favore di quanti sono fermamente convinti che “il miglior medico di te stesso sei tu”.

3. Questa storia non fa per te se sei uno di quelli poco previdenti e superficiali nei confronti delle malattie, se credi che l’Aids sia un morbo africano che si trasmette attraverso gli insetti e se ti domandassi cos’è una TIA penseresti a qualcosa di simile a un asteroide.

4. Non accostarti neppure alla copertina di questo romanzo, non sfiorarla, se sei un maschilista o peggio ancora uno di quelli che pateticamente, per principio sessista, non legge i romanzi scritti da donne. Questa è una storia femminista. La sua protagonista potrebbe farti ostruire una coronaria, con il suo folle amore per la vita, la sua simpatia buffa, la capacità imprenditoriale di mettere su un business di catering e la sua immensa forza di superare gli ostacoli di questa pazza vita.

5. Non sceglierei questo romanzo se volessi leggere qualcosa di leggero e che non abbia pretese di indagine umana e psichica, ad ogni battuta, ad ogni scena, e che al riso non faccia seguire il dubbio. O la lacrima. E viceversa.

6. Lasciate perdere questa storia se siete omofobi. Uno dei personaggi principali è gay. Ed è il proprietario di una grande farmacia, ovvero il luogo dove quotidianamente la protagonista fa rifornimento di salute per il suo inseparabile “kit mai senza”.

7. Ve ne sconsiglio fortemente la lettura se siete alla ricerca di dettagli piccanti e storie erotiche. In duecentoventi pagine di questo romanzo ci saranno sì e no tre baci, quattro carezze, e un po’ di abbracci.

8. Fareste meglio a non leggerlo se siete degli ipocondriaci allo stato acuto, di quelli che se apprendono di qualcuno che ha mali sospetti di origine dubbia si suggestionano al punto da non vivere più. Nina sente di essere affetta dai peggiori malanni, perfino dalla peste bubbonica. Questo libro potrebbe avere su di voi un grave effetto collaterale: farvi rendere conto di essere completamente sani e guarire dall’ipocondria.

9. Girate alla larga se pensate che l’amore in un romanzo sia qualcosa di stucchevole e superato. In queste pagine sboccerà, da un sano odio, un sentimento d’amore molto profondo e di rara complicità.

10. Vi suggerisco, infine, di non avere aspettative su questo libro se credete che gli uomini e l’amore siano l’unica salvezza di tutte le donne. Non lo sono e non lo saranno mai. Se prima non vi salvate da sole.

 

One Response to Invito alla letura: 10 buoni motivi per non leggere “Io non sono ipocondriaca” :D

  1. […] “Rido di me. Tra me. Sono ancora viva, e ho intenzione di esserlo ancora per molto”. Ipocondriaci o pseudo tali all’appello, questo libro è per voi. E se ci sono tanti validi motivi per leggerlo, tra i quali imparare ad amare la vita e viverla pienamente, l’autrice ne consiglia ben 10 per cui fare completamente il contrario. Date un’occhiata qui! […]

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