La wedding intervista del giorno: a nozze con…Pinella Passaro #sisposichipuò
Pinella Passaro: stilista e direttore artistico del celebre atelier “Passaro Sposa” di Cava de’ Tirreni, le cui creazioni ci deliziano il pomeriggio su Rai Due nel corso del programma “Detto Fatto”. Tra le firme più amate del panorama del “wedding”, Pinella fa sognare con i suoi abiti generazioni di sposine; uno dei suoi motti più celebri che non dimentica mai di ribadire alle sue clienti è: “il velo fa sposa”.
Buongiorno, Pinella. Intervistarla è come fare un tuffo nel regno dei sogni delle spose, lo sa, vero?
Grazie mille Giusella. E’ per me sempre un piacere parlare di matrimonio, in fondo è come parlare della mia vita. La moda nuziale è sempre stata la mia passione ed ancora oggi è la cosa che mi piace e mi diverte di più fare.
Oggi però sarà lei la sposa del giorno, siamo curiosissimi di sbirciare nell’album dei ricordi delle nozze di Pinella Passaro. Qual è la prima cosa che le viene in mente di quel giorno?
Il mio matrimonio non è stato solo un giorno ma ben due giorni, perché abbiamo organizzato un’anteprima la sera prima della funzione, e 45 anni fa era una grossa novità fare quello che chiamammo un “addio al celibato”. In realtà non è stato un addio al celibato come s’intende oggi, perché è stata proprio una festa con tutti gli invitati, ma organizzata la sera prima delle nozze. Quindi in realtà abbiamo festeggiato la sera precedente invece che dopo la funzione e questo mi porta a serbare due bellissimi ricordi diversi.
La cerimonia è stata un’emozione grandissima, è stata la mia prima festa importante. Avere vicini i miei genitori, i parenti, tutti i dipendenti dell’azienda dei miei genitori, tutti gli amici cari. All’epoca poi c’era proprio la voglia di avere tutta la famiglia intorno e quindi mia madre e mio padre hanno pensato bene di invitare quasi 500 persone!
Il giorno successivo, quello della funzione religiosa, è stato molto più minimal, ma anche di quello conservo un’emozione incredibile: avevo solo 18 anni e può bene immaginare quale possa essere l’emozione di una ragazza di quell’età, mentre mi avvicinavo all’altare con mio marito, undici anni più grande di me, quindi già un uomo vero.
E ci dica, com’era l’abito da sposa di Pinella Passaro? Ci faccia sognare un po’. Lo aveva disegnato lei?
L’ha disegnato mia madre, colei che mi ha insegnato tutto ciò che so dell’arte sartoriale. Lei era bravissima e di un gusto eccezionale; in particolare voleva riprendere il gusto di un abito di mia nonna che si era sposata negli anni Venti. Quindi un gusto molto minimal, ma soprattutto inconsueto per l’epoca, gli anni Settanta, dove c’era una moda già molto hippy. Era un abito piuttosto stretto di satin, bellissimo, con la pistagna a collo alto e manica lunga. Molto castigato ma anche molto adatto alla mia fisicità, e mi preparò un velo con effetto cuffia, perché mamma mi disse che avevo un viso con bei lineamenti e sia la pistagna dell’abito che il velo avrebbero dovuto valorizzarli.
E’ stato come lo aveva sempre sognato, quel giorno?
Si! Forse, devo dire la verità, all’inizio desideravo qualcosa di più semplice di due giornate così intense, però col senno di poi sono stata contentissima e rifarei tutto alla stessa maniera.
Se dovesse sposarsi oggi con suo marito, indosserebbe lo stesso abito?
Assolutamente sì. Indosserei lo stesso abito, identico, è un abito meraviglioso ma è anche tanto tanto attuale.
E la proposta di matrimonio, fu come l’aveva fantasticata?
Non era, all’epoca, molto in uso la proposta di matrimonio come la si intende ora. Era il fidanzato che andava a casa della futura moglie e si dichiarava al papà e alla mamma e diceva che desiderava sposarsi. Questa è la proposta di matrimonio della mia epoca, non meno emozionante ma sicuramente diversa da ciò che si organizza oggi.
Dove si è sposata, nella sua Cava de’ Tirreni?:
Sì, in quella che credo sia la più bella chiesa di Cava, nella fantastica cattedrale dell’abbazia benedettina. Un posto magico, a cui noi cavesi siamo molto legati per l’imponenza, la bellezza, l’importanza, il luogo.
Il ricordo più divertente di quella giornata:
Ciò che mi strappa un sorriso, a ripensarci, è una foto bellissima che facemmo. Fu l’unica foto di gruppo fatta il giorno delle nozze, perché tutte le foto con amici e parenti le abbiamo scattate la sera prima. Infatti dopo il matrimonio in chiesa io e mio marito siamo scappati in auto in viaggio di nozze, lasciando tutti gli invitati lì davanti alla chiesa. Quindi l’unica foto che abbiamo fatto era quella, con tutti i bambini della famiglia e quelli degli amici che erano stati esclusi volutamente la sera della festa precedente.
Ci racconti del suo viaggio di nozze, meta italiana o estera?
Anche quello è un ricordo straordinario, un viaggio per l’epoca abbastanza importante. Siamo stati a New York e alle cascate del Niagara , quindi viaggio negli Stati Uniti, dopodiché ci siamo spostati alle Bermuda ed infine una crociera nei Caraibi. Meraviglioso anche solo a ripensarci.
Che consiglio si sente di dare a una sposa dell’era del Covid?
Di avere tanta pazienza e soprattutto di essere determinata, quindi di pensare al matrimonio che secondo me è la cosa più importante. La festa verrà, magari non come l’aveva immaginata al cento per cento, o magari verrà in un secondo momento, ma verrà sicuramente.
Ci faccia fantasticare sugli abiti da sposa della prossima stagione della sua collezione.
La mia collezione 2021 è stata già presentata agli inizi di ottobre, in una fantastica location che è il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, in streaming. Abbiamo svelato una settantina di abiti come sempre, perché non ci siamo voluti far fermare dal Covid, che non deve fermare le nostre spose. Credo siamo stati gli unici, non solo in Italia, a mettere in piedi uno show come quello, perché purtroppo tante aziende si sono dovute fermare. Noi invece siamo stati molto ottimisti e testardi. Appena abbiamo potuto riprendere a maggio, abbiamo cominciato a lavorare sodo nella nostra sartoria e così abbiamo realizzato una collezione che credo sia tra le più belle che abbia mai fatto.
Grazie di cuore Pinella, i fiori d’arancio del giorno sono tutti per lei!
Io ho già dato, sono solo per le mie spose!
GìDM
#sisposichipuò
Giusella Wedding Writer
The Wedding Book
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